Introdotta in via sperimentale per il biennio 2025/2026, la misura mira ad aiutare le persone anziane in difficoltà economiche e di salute e presenta requisiti di accesso subordinati ad uno specifico bisogno assistenziale definito “gravissimo”. È una nuova misura economica che ha lo scopo di promuovere il progressivo potenziamento delle prestazioni assistenziali per il sostegno della domiciliarità e dell’autonomia personale delle persone anziane non autosufficienti.
La Prestazione Universale è erogata dall’INPS, su espressa richiesta da parte della persona anziana non autosufficiente in possesso dei requisiti previsti, con la propria identità digitale o tramite gli enti di patronato.
Può presentare domanda chi risulta in possesso di specifici requisiti:
- età anagrafica pari o superiore a 80 anni;
- bisogno assistenziale gravissimo, individuato dall’INPS sulla base degli atti in possesso della Commissione medico – legale dell’Istituto, anche in base alle indicazioni fornite dalla Commissione Tecnico – Scientifica;
- ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria, valido e non superiore a 6mila euro;
- titolarità dell’indennità di accompagnamento prevista dalla legge 18/1980.
Una volta riconosciuta, assorbe l’indennità di accompagnamento e le ulteriori prestazioni previste dalla legge di Bilancio 2022.
La prestazione economica, che non è tassabile e non è pignorabile, è erogata su base mensile a decorrere dal primo giorno del mese di presentazione della domanda e per il periodo della sperimentazione, fino al 31 dicembre 2026.
La Prestazione Universale è composta da:
- una quota fissa monetaria corrispondente all’indennità di accompagnamento
- una quota integrativa definita “assegno di assistenza”, pari a 850 euro mensili, nei limiti delle risorse disponibili.
La quota integrativa è finalizzata, alternativamente, a:
- remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza di lavoratori domestici, con mansioni di assistenza alla persona e titolari di rapporto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di settore;
oppure:
- ad acquistare servizi destinati al lavoro di cura e assistenza forniti da imprese e professionisti qualificati nel settore dell’assistenza sociale non residenziale.
DECADENZA
La prestazione decade, e l’assegno di assistenza (quota integrativa) non può essere erogato, nelle seguenti ipotesi:
– cessazione, per qualsiasi motivazione, del pagamento dell’indennità di accompagnamento;
– attestazione ISEE sociosanitario ordinario superiore a 6mila euro;
– mancato utilizzo degli importi erogati a titolo di quota integrativa nelle modalità sopra indicate.
Per ottenere la prestazione è necessario che l’interessato inoltri richiesta all’INPS accedendo al servizio dal portale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.
La domanda può essere presentata per tutto il periodo della sperimentazione (fino al 31 dicembre 2026) e, se presenti i requisiti previsti, la prestazione sarà riconosciuta dal mese di presentazione fino a dicembre 2026.
Per ulteriori informazioni e per accedere al servizio visitare il sito INPS alla pagina dedicata al seguente link
https://www.inps.it/it/it/dettaglio-scheda.it.schede-servizio-strumento.schede-servizi.decreto-anziani-prestazione-universale.html